Intervista a Marco Milia

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Marco Milia, “Flusso” (foto di Claudio Abate)

Ogni volta che ci si prospetta un presunto dialogo tra antico e contemporaneo siamo portati a storcere il naso: impossibile la comunicazione, pretestuoso e spesso disastroso il confronto, anche non voluto inizialmente. Cosa accade, invece, quando il dialogo non è un semplice gioco linguistico o un insieme di citazioni postmoderne? Abbiamo un incontro felice e sinergico tra antiche e avveniristiche soluzioni, dove lo sguardo non è rivolto solo a ciò che si vede ma a ciò che si intuisce sotto le stratificazioni della storia. Così nel progetto alle Case Romane del Celio di Marco Milia, artista romano che da sempre lavora sulla scultura intesa come vuoto e ricerca di contatto mentale con lo spettatore. In questa chiacchierata ci parla della sua ideazione e realizzazione.

leggi l’intervista:

In aĕre in aquis. Un progetto di Marco Milia per un dialogo tra antico e contemporaneo