Call for papers

• 26-27 ottobre 2018:
L’incisione belga e neerlandese nell’Italia del primo Novecento

La presenza di numerose stampe neerlandesi e belghe alle mostre di grafica in Italia intorno all’inizio del Novecento è un fenomeno che, sebbene oggi trascurato dagli studi, è stato fondamentale per quella felice stagione di risveglio d’interesse per le cosiddette “arti del Bianco e Nero”. La sistematica presentazione di opere grafiche, a partire già dalla prima Biennale Internazionale d’Arte di Venezia nel 1895, muoveva in Italia da un’indubbia volontà di rinnovamento e apertura ai modelli d’oltralpe per far fronte a una situazione ritardataria nei confronti della modernità.

Nell’ambito di un più vasto interesse per il ruolo svolto dalle stampe nella definizione di una comune cultura figurativa europea, l’Academia Belgica e il Reale Istituto Neerlandese di Roma organizzano un convegno internazionale sui rapporti artistici tra Belgio, Paesi Bassi e Italia, nel campo dell’incisione tra la fine dell’Ottocento e il periodo tra le due guerre mondiali.
Il convegno vuole attivare una riflessione sulla ricezione italiana delle novità grafiche che si diffusero in Italia a partire dal Nord Europa e sugli effetti di questi reciproci scambi nella definizione di un linguaggio condiviso. La massiccia presenza delle stampe nordiche alle mostre italiane tra il 1895 e il 1930 fornì, infatti, la base teorica per molti sviluppi del Novecento italiano, e non solo nel campo della grafica. Temi, stili, tecniche e linguaggi assimilati in quelle occasioni, attraverso opere per loro natura multiple e facilmente condivisibili, avrebbero costituito un comune e durevole sostrato figurativo almeno fino agli anni Trenta.

Call for papers: (scadenza 4 giugno 2018).

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